Se anche tu hai deciso di fare da te per preparare il file per la stampa affidandoti ad un servizio di stampa online per stampare i manifesti della tua prossima campagna affissioni o per un allestimento interno avrai bisogno di conoscere alcune cose fondamentali. Queste nozioni potranno essere utili a te, se componi grafica come autodidatta, oppure al grafico che avrai incaricato per realizzare la creatività che andrà poi stampa.
1. Scegli il profilo colore: CMYK o RGB?
Se hai deciso di produrre in autonomia la grafica per la stampa di manifesti è importante che tu sappia scegliere lo spazio colore adeguato. Devi saper distinguere tra profilo CMYK e RGB.
Si tratta di due metodi colore distinti.
il CMYK è un metodo di colore a 4 canali, detto quadricromia. E’ di tipo sottrattivo per cui i colori complementari si ottengono dalla sottrazione di uno o di tutti i tre colori primari. Minore è l’intensità dei canali canale, più il risultato finale sarà simile al bianco, che infatti è rappresentato come C0 M0 Y0 K0. La saturazione al 100% di tutti i canali (ciano, magenta e giallo) però non produce il nero, bensì il bistro una tonalità di marrone molto scura, per questo è stato aggiungto il nero, indicato come K (in inglese Black e Blue hanno la stessa iniziale!)
È facile intuire il motivo per cui per preparare il file per la stampa sia più adatto il metodo sottrattivo, è una questione fisica: meno colore = più bianco carta.
L’altrettanto noto metodo RGB (Red, Green, Blue) è invece un metodo additivo. Il metodo RGB ha una gamma cromatica maggiore. Ad ogni canale è associato un valore tonale che va da 0 a 255. Adifferenza del CMYK però, sommando i tre colori tutti con valori alti se ne ottiene uno chiaro, al contrario, i colori scuri sono formati da valori tonali RGB bassi. Ad esempio, il bianco è pari a R=255, G=255 e B=255; mentre il nero è definito come R=0, G=0 e B=0. Il metodo additivo si applica quando, partendo da uno sfondo nero, i colori sono generati da raggi di luce o da pixel luminosi, come nel caso di monitor e TV, per questo l’RGB viene utilizzato soprattuto in ambito web e digitale in genere.
2. Effettua la conversione in CMYK
Se la grafica del manifesto è stato creata usando colori RGB per ottenere una resa di stampa soddisfacente devi convertire il file in CMYK prima di inviarlo alla tipografia o di caricarlo sul sito se avete scelto la stampa manifesti online. Per convertirlo consigliamo un software di grafica professionale come Photoshop. I passaggi da seguire sono molto semplici e vengono illustrati qui di seguito. Basta selezionare nel menù principale “Modifica”, poi “Converti in profilo…” (Figura 1) e nel menù a tendina scegliere il profilo Coated FOGRA27 ISO 12647-2:2004 (Figura 2). Coated FOGRA27 ISO 12647-2:2004 Il profilo più comunemente usato per la stampa di poster e locandine. La conversione andrà effettuata al momento del salvataggio, quando il file viene trasformato in PDF (vedi punto 4).
Figura 1
Figura 2
3. Imposta la giusta risoluzione
Nel preparare il file per la stampa, uno degli inconvenienti più comuni è il “rifiuto” del file da parte della tipografia perché la risoluzione è troppo bassa. I file destinati alla stampa devono essere sempre impostati sui 300 dpi, dove DPI è l’acronimo di Dots Per Inch (punti per pollice). In poche parole, più i punti sono alti più alta sarà la risoluzione, che porterà ad una riproduzione di qualità superiore. Quando le risoluzioni sono troppo basse il risultato finale potrebbe infatti essere un poster sfocato e sgranato. In Photoshop sarà possibile impostare i punti per pollice sulla creazione di un nuovo documento tramite la voce nel menù principale “File” poi “Nuovo” ed infine inserendo 300 nella casella”Risoluzione”.
4. L’invio del file
I file di stampa vengono generalmente richiesti in formato PDF o TIFF .
Tabella guida per la risoluzione del file nei vari formati
Formato | Scala | DPI Minimi | DPI Ottimali |
---|---|---|---|
70×100 cm | 1:1 | 100 | 150 |
100×140 cm | 1:1 | 100 | 150 |
140×200 cm | 1:1 | 100 | 150 |
600×300 cm | 1:10 | 300 | 400 |
400×300 cm | 1:10 | 300 | 400 |
5. Uso di vettori
Quando si tratta di stampa grande formato, preparare il file per la stampa diventa una vera avventura, perchè bisogna lavorare con documenti di dimensioni enormi. Per questo motivo i vettori possono essere uno strumento prezioso. L’utilizzo dei vettori consente non solo di ridurre le dimensione finale del file di stampa, ma aumenta anche la definizione di certe immagini, favorendo una stampa più chiara e definita. Per le illustrazioni in vettoriale è consigliabile utilizzare uno strumento come Adobe Illustrator che è studiato per il disegno in grafica vettoriale.
6. Evita di usare il nero RGB
Quando per la stampa del manifesto si deve utilizzare il nero, bisogna sapere che esistono tanti tipi differenti di nero (RGB, Photoshop, neutro ricco, designer ecc.).
Il consiglio è quello di evitare l’uso del nero RGB, perchè questo viene utilizzato principalmente per il web/digitale e nella stampa risulterà sbiadito e tendente al grigio. Quale nero usare allora? Per ottenere un un nero intenso e coprente si consiglia di arricchire la quadricromia, non saturando il colore con un 100% di Nero, ma aggiungendo una percentuale di altri colori, di solito 63% di Magenta, 52% di Cyan e 51% di Yellow.
Qui di seguito una panoramica sui neri che possiamo ottenere:
Nome | CMYK | Utilizzo o descrizione |
---|---|---|
Nero Standard | C0 / M0 / Y0 / K100 | Nero standard o “nero piatto” |
Nero Ricco | C63 / M52 / Y51 / K100 | Nero Photoshop |
Nero Freddo | C60 / M0 / Y0 / K100 | Nero ricco tendente al bluastro |
Nero Registrazione | C100 / M100 / Y100 / K100 | Nero utilizzato per i segni di registro (che compare in ogni lastra offset) |
Nero Caldo | C0 /M60 /Y30 / K100 | Nero ricco frequentemente utilizzato |
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